Fernando (Nando) Eandi nasce a Torino il 26 agosto 1926.
Dopo un temporaneo trasferimento della famiglia a Carmagnola, trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Torino, nella zona del Valentino: l’immagine familiare del Po e delle colline rimarrà sempre un soggetto privilegiato della sua pittura.
Fin dall’infanzia coltiva la passione per il disegno. Frequenta poi l’Accademia Albertina di Belle Arti, diplomandosi nel corso di Arti Decorative.
Partecipa alla Resistenza, insieme al fratello Vanni, con la Brigata Garibaldi.
Nell’immediato dopoguerra frequenta i corsi dell’Alba (Accademia Libera di Belle Arti, presso il Palazzo della Moda), dove conosce la futura moglie Anna Jarre, scultrice.
Fra il 1948 e il 1949 progetta di trasferirsi a Roma, ma vi trascorre solo un breve periodo. Tornato stabilmente a Torino, si sposa con Anna nel 1953 e affianca alla pittura il mestiere di restauratore di laccature e dorature antiche. Negli anni Cinquanta inizia la partecipazione a mostre collettive.
La prima mostra personale si tiene nel 1960 presso la Galleria La Cornice di Renato Gissi; a questa seguono altre personali in varie città del Piemonte, a Milano e a Zurigo.
Nel 1970 lascia il restauro per dedicarsi esclusivamente alla pittura, grazie alla grande vivacità del clima culturale e del collezionismo in questi anni, mantenendo un rapporto regolare prima con la Galleria Gissi e in seguito con la Galleria Davico.
In questo periodo riprende interesse per l’incisione, che aveva praticato episodicamente alla fine degli anni Cinquanta, e che d’ora in poi affianca regolarmente l’attività pittorica.
Dalla metà degli anni Settanta fino ai primi anni Duemila sarà forte e stimolante il legame con la piccola Galleria Arte Club.
La vita artistica di Nando, in questo periodo, procede in parallelo con quella della moglie Anna, con la quale condivide lo studio in corso Dante 118 e allestisce alcune mostre.
In questi decenni si collocano, oltre agli eventi torinesi, numerose esposizioni in altre città, come Alessandria, Genova, Milano, Matera, a testimonianza di una produzione intensa e varia che rispecchia, accanto agli interessi artistici, una sensibilità aperta a suggestioni letterarie e musicali.
All’attività di pittore e incisore, Nando affianca anche quella di docente di incisione: dapprima più informalmente, negli anni Ottanta, presso il CRAL dell’Istituto Bancario San Paolo; poi, per l’anno accademico 1989/90, sostituisce Francesco Franco sulla Cattedra di Tecniche dell’Incisione all’Accademia Albertina di Belle Arti. Successivamente continuerà a praticare l’attività con un gruppo di allievi-amici presso l’”Atelier di corso Dante”.
Negli ultimi anni la produzione si riduce, nell’ambito della pittura ma soprattutto dell’incisione, a causa di problemi visivi; Nando continua comunque a frequentare il suo studio insieme ai più cari amici fino agli ultimi mesi di vita: l’ultimo dipinto compiuto risale al giugno 2017.
Muore il 12 febbraio 2018.
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