"E' stato, Nando Eandi, uno degli ultimi artisti superstiti di un mondo passato di moda, magari persino scomparso dalla realtà del nostro territorio, ormai "post-human", alle soglie del terzo millennio. Uno di quelli che ancora sanno guardarsi intorno, quando camminano, per vedere quelle cose di cui nessuno tiene più conto. Un passero, un albero, una scritta sul muro, un pezzo di giornale, un mendicante, un nido di rondini, una scatola tra i rifiuti, in riva al Po, o ai bordi della Senna."
(G. Schialvino, Sogni Incisi, Quaderni di Incisione Contemporanea n° 17, Incisori Contemporanei)